Nella lieve contemporaneità dei nostri magnifici anni
Ti vedo. Non sei ancora io, me, alternanza di coniugazioni che colmerà di noi, tra essi, la quieta radice del nostro fruttuoso andare verso il rugiadoso mattino preceduto dalla comunione animica di una percezione multipla e presente. Sì. Manifesterò con la stessa tua voce il concepimento espansivo del nuovo giorno, il redento, quando il bacio…
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