In un cielo principiato nell’iride a ventaglio dell’alba
Vacuità delle tenebre, asfissia della notte. Abbandono al sonno che marcia nei perimetrati assieme delle insonorizzate ombre quando già la tua voce, amore, è il mio perfetto controcanto. Primavera ed estate, anelito di un entusiasmo che per noi, soltanto per noi, trova il coraggio di alternarsi nell’autobiografico intervallo delle nostre più indenni stagioni. E questa…
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