Nell’interminato bacio dell’eguale
E questo suono, che va specchiandosi nei nostri temporanei volti, se mai avesse termine dal suo giogo di ottemperata convivenza né vincolo alcuno con l’essere che perpetua in noi la sua sostanziale uguaglianza, in quale modo potrebbe sopravventarci o intessere tra lievi pause la trasfigurazione di una quiete dalla natività eterea, che all’uomo si rivela…