Prologo:
Io sono da prima che fossi.
Increato ho dato vita a tutte le cose, a tutte le terre e a tutti i cieli.
Ed infine, per salvarvi, sono venuto tra voi. Con voi. In voi.
Per lasciarmi ammazzare. Da voi.
Figli/e mie/i, siete divenuti fratelli e sorelle per me.
E vi amo come prima. Più di prima che v’ho creato.
Io sono stato, sono e sarò sempre.
E non sapete, non potete immaginare quanto amore mi lega alle vostre vite.
Quando ridete sono in voi, quando soffrite soffro con voi.
Quando morite muoio con voi.
Il mio amore mi fa desiderare la salvezza di tutte le mie creature e da millenni cerco di riportare a me quante più anime possibili a gioire in eterno, come in principio.
Io vi amo, vi amo d’un amore senza inizio e senza fine.
Dialogo nel tempo in tempo al tempo
Io non sono in terra.
Con tutta umiltà, per poter dialogare con gli esseri umani, miei amati fratelli, mi considero seriamente putrefatto da due giorni e mezzo, senza una bara e sotto terra.
Diversamente non riuscirei. O meglio, non potrei.
Con tutta umiltà e con l’amore che nutro, quando vi parlo o vi scrivo, consideratemi dal sotto-terra.
È quanto io penso. Pensateci. E sulla terra, finché avrete tempo.
In armonia, con armonia frequente.
Sintonizziamoci, prima che io mi consideri putrefatto da tre giorni.
Diverrebbe, nell’ovvietà di un’insopportazione, umanamente impossibile.
Anche perché sarebbe la perfezione. Dell’armonia permanente!
– 2007 –