“La notte è avanzata, il giorno si avvicina.” (1 Rm 13, 12)
Flagella questi occhi, troppo assopiti ai monti e ai colli, e lavali con le increate cellule che formano, della luce, l’invisibile sostanza. Accorri, poi, presso l’anima che sanguina e lascia che gioisca quando, dal mare amaro, vedrà l’opera del cielo racchiudersi come un libro che tutto brucia.
E dal suo incenerito abbaglio si eleverà festosa, in coro, la preziosa fragranza dei tuoi amati nomi assieme alla corsa irrintracciabile dell’assommata moltitudine.
(01/11/2014)