«“Tutto è compiuto!”»
(Gv 19, 30)
Un increato albore arioso m’abbonda,
tra l’incarnazione della vita, della luce,
sull’ancora ligneo respiro che non desiste,
che giammai si ottunde, nell’evenienza diurna,
per la congruità della parola.
E tutto è rimesso, e tutto si compie,
nel mio ricominciamento,
o padre, mio amatissimo principio
e seno caldo al quale, in eterno,
la mia sete casta io volgo.
(30/12/2020)