In sostenibili mutevolezze
lo spartito celato dell’aurora
decodificò la creazione in essere
nelle opulente somme dell’armonia.
Dell’adamitico germe
in desueta metamorfosi
flussi regolavano i geni,
le acque trepidanti
accoglievano l’inflorescenza
di una messe trasfigurata
nella scomposizione integrale
del vello adamantino.
Per la flagrata identità
l’aurea della vertigine consumata
fioriva d’intime apoteosi
ed entro aneliti splendendo
colse, a meravigliante spirito,
il meridiano assoluto
nella comunanza dei corpi.
(01/01/2021)