L’umanità è all’antico altare, costretta,
nel suo dolore d’essere sempre più in fiore.
Di questo inverno in festa
ci rimane lo sciame del gelo che avvelena,
l’appannato sentimento delle creature
nell’ormai consueto corteo mascherato
del sudore di un sonno massivo,
incubato nell’inquieto silenzio
di nuove specie dalle forme invalide,
elevato tra l’ispessito coro degli angeli.
(07/01/2021)