Io sono tempo, in milioni di tempi,
nella diretta, differita e invariata
trasmissione dell’istante.
Si è come la memoria dilatata nella coscienza di se stessa,
un dubbio divezzato dalla procreazione del reale,
quando le alterate onde cerebrali
affondano le loro modulazioni di frequenza
disparandole nei più amplificati circuiti del simpatico.