Anche se mio fratello era davanti a me, fui prima di lui. La vita che ripudiai quel giorno la dimenticai prim’ancora di salutarla. Nato al nuovo battito che mai giacque immobile nel mio polso divenni la parola che non combatte ma risana, che non nuoce ma risolve, che non divide ma unisce. Fu così che la trasportai verso chi veniva nutrito dal mio stesso sangue, al pari di una rete piena di quei frutti che di lì a poco avremmo raccolto grazie alla semina feconda che non noi portammo a conclusione, quando seno pasce nella terra ch’avanza, ove si concretizzò il traguardo sapienziale della croce in colui che è.
(30/11/2021)