Acerbe ombre, come delle sgiunte mani le preludianti gesta che anticipano il collasso della stretta, l’equivoco della morsa, evocano una libertà di decomposizione carnea nel declino del partecipe sudore dal rinvenimento ellittico su abnormi substrati coassiali contraffacenti le insane scorie delle costole ripudiate, compromesse, per la dissaldata euforia dei corpi eterei tra membrane midollari e cellule dall’indefinibile data: insoluto ristagno chimico e particellare, tra i sismici eventi acquei dalle valvole normo-dinamiche, per omnium placenta.
(28/03/2022)