Io sono nella finalità del tutto che in tutto al tutto occorre, per emerita benevolenza di chi si è compiaciuto nel proprio sentimento, affinché siano spianate le valli e colmati i burroni ai passi che lievi sorreggeranno le sorti dei monti attraverso la voce antica e nuova che belle notizie incarna in cuore al messaggero di guerra e pace, di mestizia e dolore, di gioia e letizia, di giudizio e giustizia, di verità e vita. Il mio nome non è contemplato poiché si contempla da solo. Nato dal vasto profondersi di uno svuotato senso di vuoto mi sono conosciuto uomo e in tale conoscenza sono stato procreato da me stesso, di là da ogni ragione che liberi teorie, pensieri e opere, per divenire il concetto primo ed ultimo in seno al padre, ovvero in grembo alla verginità di un’azione di amore.
(17/05/2022)