Si abbisogna sempre più della crudeltà visiva di una realtà che pigia l’occhio per lacerarlo con una sua continuità anaffettiva, dispotica, nel suffragato respiro. Ed è in tale modo che la città, il paese, l’unione che reumatica s’insuffla come morbo di un globo senza stazza epidemiologica alcuna, collidono i fasti distruttivi di una definizione biotica da allocare e ancor tutta da disciplinare tra le finzioni dei numeri e delle lettere, ad evacuate scienze appartenenti a branche accademiche di insano valore sociale, oltre all’empietà non condonata dalla parola fortificante la veemenza dei sottodimensionati presagi.
(05/12/2022)