Noi ci partorimmo, già genitori, da una partoriente nazione: chi ci volle nell’abbraccio della vita – in fasce, sui letti ancora inumiditi dal calore delle doglie (prima) e dal refrigerio della gioia (poi), seppe istallare la creatrice volontà che fa luce su ogni cosa e su ogni essere dallo srotolato libro contenente in pienezza di vita la genealogia dei nostri nomi. E così, come narciso fiorito a stormi nella tormentata notte dei popoli, per la comunione del nuovo uomo fummo la tua parola presente, – rivelazione per gli smarriti di cuore – nel perpetrarsi di una epoca senz’alcuna età, purificata dal controcanto degli angeli.
(06/12/2022)