È tempo, forse, motivo intorpidito da immote presenze, di addentrarsi nel rigoglioso attentato alla frequenza per tanti resa disarmata. E in quest’aiuola di similitudini e di silenzi che irrorano le radici arcane di un volere superiore io grido l’aria, lume di vergine alito che appeso al cedro mi consola, echeggiato in quel domani che per lei non teme requie.
(05/01/2023)