Quando i campi smetteranno di nevicare, i cieli di produrre i frutti della terra e i mari abbandoneranno tutti le proprie rive, vedremo faccia a faccia il volto del Signore, così com’è. E saremo raggianti e non superstiti, vivi e non condannati, andremo incontro alla luce e saremo simili a Dio. Lo Spirito che scenderà su ognuno di noi ci santificherà affinché possiamo glorificare il Padre nostro che ci è stato rivelato attraverso l’incarnazione del Verbo nel Figlio suo Gesù. In quel tempo non esisterà più sete né fame poiché ogni desolazione sarà sconfitta. I colli dopo essere stati abbassati baceranno le acque, ovunque unte dalla folgore, affinché si compia il battesimo del nuovo Mondo. Le ossa di molti morti usciranno dai sepolcri e si ricongiungeranno all’esistenza grazie al Soffio dell’Onnipotente. Molti si recheranno verso la Sacra Altura del Signore con la pace tra le dita e l’amore sigillato in petto. Cantando, ognuno loderà il Dio che ci ha creati, il Signore che ci ha redenti, lo Spirito che ci ha soccorso, assieme a tutte le Milizie Angeliche che ci hanno protetto. Prima di entrare nella Città celeste, fuori le sue mura uomini e donne, in un numero non calcolabile, giaceranno per terra, su quei campi dove il cielo aveva nevicato sangue, vittime di tutto il male da loro stessi compiuto e il loro verme non li lascerà più. Guardando in alto andremo oltre, lì dove le nostre membra diverranno una sola cosa nel Padre per una risurrezione nel Figlio, carezzati dal suo amato Anelito. Beati coloro i quali hanno i propri nomi scritti nel Libro della Vita.
(25/05/2023)