Sembra privo di ore questo giorno orbitante o, forse, sono le ore orbitanti ad essere private del giorno. Eppure, proprio per tale motivo, io lo vivo integralmente nella sua interezza. Ai confini della sua novità scorgo la tua casta luce che subito mi avvolge nel suo turbinìo giovane, incandescente, e così, in questo rapido frammentarsi interno del tempo, io odo il mio respiro trasmutarsi in eterea forma d’esistenza. Perché tu vuoi che sia questo ed io, che sono pieno della tua volontà, io accado. Oh, principio meraviglioso della vita! Nessuno ti è simile, nessuno ti è eguale. Sono stato generato oggi, sono stato generato domani. E mentre le mie parole sono sulle tue labbra, lì dove diffusa è la beltà e ogni tua grazia, trascende, in questa orbita priva di ore, di giorno, il bacio sorgivo della creazione il quale al tempo presente interpone il nostro tempo futuro per comunicare, nel turbinìo giovane della tua casta luce, alla concezione del trasmutante respiro la comunione eterea della totalità con l’eclissi assoluta della forma, trasfiguranti la sua nuova e incandescente esistenza.
(06/06/2024)