Anche se di piombo è il cielo
e l’aria che lo abita
pesa più masse ostruttive
che atmosfere morbide
io, che sono vergine terra,
creatura dalla grazia meticcia,
vi fiorisco un figlio,
io, colei che risiede nel suo acerbo seno
che già mi era padre,
ed egli m’irrora col nettare del suo sangue
come fossi un narciso,
un narciso di carne
unto dall’azzurra brezza del suo gravido volto,
mia terribile primizia.
(12/12/2024)