È inquietante il sanguinare delle tenebre,
quanto più terribile può apparire all’uomo
il discorso del vento farsi carne, cenere.
Una tormenta di silenzio, poi,
improvvisa la sua futura sentenza.
E incendi, rovine, lutti, guerre:
Marciano popoli, marciano lì
dove i paesi non vedono e non odono,
non parlano e non pensano,
perché non sono computabili con i vivi e,
se un tempo lo sono stati,
questa è l’ora – nel cui cerchio che gocciola –
entro la quale divengono come quei passi.
Inesistenti. Perfino al presagio.
Implode ogni agguato macchiato di tenebre,
mentre l’uomo disseta col suo sangue la terra.
Quanto è terribile il discorso del vento
farsi carne, cenere.
(13/03/2025)