A munto mattino
Volli spalancare il mio cuore,
a petto ancora illeso,
nelle andature più audaci
della notte governata dai venti
e con stimmate goccianti
lacrime d’incomparabile bellezza
adagio andai eternando
la tua inconosciuta presenza
di là del mondo
rendendola ovunque mia.
Sguarnito di ogni umana gradualità
e impoverito in spirito
fui pietra e poi canto
prima che la natività della luce
scoprisse il mio sorriso nel tuo,
occhi che riposano
nella prole della loro traiettoria
come la faretra trattiene premurosa
le sue frecce più acuminate,
a munto mattino.
(26/08/2023)