Ai lievi incontri dei nostri anni

Niente può condurmi ai lievi incontri dei nostri anni se non la tua prossima volontà, intimo braciere dai sette lumi inanellato da astri natii per le rivoluzioni dell’anima. E quanta gioia sorprende l’esisterti appieno nel sapermi unito al tempo che mai consuma il divenirci fuoco e cadenza imperitura del battito che si espande oltre le soglie del nostro sentirci pienamente simili. Ai primordi, agli albori di tanto amore io ti suscito nei tuoi medesimi fasti: ché se il domani è una comunità di presenti, di intramontabili vigilie di passati, ecco apparirmi tra le labbra tua come voce e visione. E come l’amore, infine, nel tremolio cristallizzato della nostra sete atlantica, per favorirne l’armonizzazione tra tutti quegli atti e quegli eventi che si manifesteranno placidi e superni nelle eguaglianze dei tanti noi sopravvestiti dallo splendore e dalla magnificenza del fenomenologico monte dal giardino immacolato.

(16/07/2024)