Allora, ecco. Vidi voci senza più volti, sperdute, assenti
“Spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme
lo Spirito di grazia e di supplicazione;
essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto,
e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico,
e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito.” (Zc 12, 10)
Io vidi una gran moltitudine di donne e di uomini minacciare i loro stessi passi. Non indietreggiarono, non ebbero alcuna remora verso quelle voci quasi sperdute, assenti. Allora, ecco. Vi fu un grande boato e si scossero le fondamenta di quel luogo, forse della intera terra; il cielo piovve lapilli e cenere, il magma fuoriuscì dalle pianure calpestate dalla fame per l’altrui dolore e dal rigurgito per qualsivoglia sentimento. Un urlo di dolore cosmico si ammansì fino alla definitiva sua implosione in opere di rinnovato stupore nel luogo in cui l’abbandono, poco prima, sembrava aver posto in esilio lo stesso calvario. Dopo questi fatti, al tramonto dell’epoca fin lì decretata dalla morte, accadde il ricongiungimento di quelle voci senza più volti nella concordia della mai nuova posterità.
(03/11/2021)