Sulla estremità infinitesimale del pensiero concentrico, allontanato da ogni persuasione della logica e dal relativismo normo-dinamico, sorge e tramonta, in un moto di alimentazione puro e costante, l’archetipico bisogno di ogni essere vitale, fenomenizzato dal magnetismo nucleico pre-stabilizzante nella sua più fluorescente aura cromatica: l’appetito cosmico, per mezzo della parola viva che penetra d’intimità. Amore. Ad esso si deve l’estrapolazione, compiuta e congiunta, dei significanti reattivi del sonno e della veglia attraverso i quali si perviene alla primavera dello stupore per la natività dell’anima, effusione di un organo dalla materia verginale che riceve impulsi, energia ed equilibri dall’armonia superna, innalzata tra i flussi opposti e sapientissimi degli attrattori assolutistici onnipresenti nello spirito perfetto.
(17/10/2024)