«Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole.»
(Gen 11, 1)
Era una luna e perfetta,
ma l’uomo non volle. La chiarità fuggiva dai suoi occhi.
L’orgoglio della voce fu spento: una sequenza immobile.
A lingue stordite la bocca digrignante procreò,
e per miliardi di volte Babele si batté il petto.
Crebbe inutilmente.
Fu forse per questo che la storia,
come una lettera postdatata,
da ogni ovunque ci parla.
(13/12/2020)