Alzati e gonfiati di luce,
quella luce che fu prima che tu fossi,
prima che il mondo fosse,
e incamminati, a testa alta,
con l’aurora e le sue mattutine stelle
a guidarti per la mia via,
con le tenebre quasi svanite alle tue spalle,
popolo mio, mia indimenticata creatura,
giacché terminata è la mia ira,
quella ira che con la tua condotta
ha quasi provocato la tua rovina.
Sì, l’inverno è terminato,
la stagione dei venti e delle piogge
ho lasciato che abbandonasse
il suo percorso naturale
e tutto ciò l’ho voluto per te,
affinché di fiori ti ricoprissi
prima di giungere a mio cospetto,
nella mia stanza, come una vergine
adorna di un meraviglioso sorriso
e con agli occhi lacrime di vita
per il suo sposo.
Lascia, adesso, che io ti conduca per mano
nella terra destinata ai tuoi padri,
e la bellezza t’incoronerà mia regina
col suo ineffabile amore.
(27/09/2021)