È la parola che abita
“Cercate nel libro del Signore e leggete: nessuno di essi vi manca, l’uno non deve attendere l’altro, poiché la bocca del Signore lo ha comandato e il suo spirito li raduna. Egli ha gettato per loro la sorte, la sua mano ha diviso per loro la terra con la corda: la possederanno per sempre, la…
Continua la lettura “Nel riassettarsi alle congiunzioni del Vero e del Vivente” »
Ho cresciuto una figlia ed ella, ella ha cresciuto me. Io oriente, lei occidente. Una terra divenuta irradiazione di una sola luce, una irradiazione che nacque priva di terra nei miei occhi, i suoi. Una primizia, come neanche la bellezza potrebbe concepirla, la sua infanzia è stata meraviglia per lo stupore e viceversa, andando le…
“Chi ha misurato con il cavo della mano le acque del mare e ha calcolato l’estensione dei cieli con il palmo? Chi ha valutato con il moggio la polvere della terra e ha pesato con la stadera le montagne e i colli con la bilancia?” (Is 40, 12) Siamo sazi di qualsivoglia appartenenze a specie,…
Continua la lettura “Senza badare al soffio dei cieli e alla stadera” »
Esisti. Indubitabile nulla che sento morirmi dentro neanche fossi di niente il niente anche l’anima, entro la quale ti abito, mi possiedo, si colloca nell’inviolabile sciame temporale dall’afflato sismico, questo muro di parole intervallato da restituite voci che per te, per noi, misureranno l’infinita fine prodigiosa quanto-dinamica della luce che i nostri sguardi sospesi e…
Continua la lettura “Nella sintropia di ogni suo ignoto creato” »
“Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori quasi dovessimo partorire: era solo vento; non abbiamo portato salvezza alla terra e non sono nati abitanti nel mondo.” (Is 26, 18) Avete il timore di essere. In questo dimostrate che il senno che vi previene è di gran lunga peggiore dell’idea tremenda che avete calunniato già per il…
Continua la lettura “Adesso per adesso, e ad esso. Per adesso” »
“Sia benedetto il nome di Dio di secolo in secolo, perché a lui appartengono la sapienza e la potenza.” (Dn 2, 20) È spazio, coeso e ivi a medesimi noi congiuntosi, raggiunto da una molteplicità di meta-tempi che stanchi di superfici ad induzione quantiche flettono il sostanziarsi loro informe con superiore intelletto, questa parola dal…
Continua la lettura “Quando il divenire vita in noi si fa pura equivalenza” »
Siamo alla nostra terminata vigilia di ci sarà nuovo un domani. A questo disastro che colpevolizza gli ultimi, annullandoli, daremo nomi in pasto agli innocenti, agli affamati. Non contenderemo parole con i mercanti di terrore, di catastrofi. Lasceremo le tenebre strisciare nella bava delle lumache con i dispiaceri di chi in viso annotta nei lacci…
Continua la lettura “Sotto gli sciolti e inazzurrati cieli” »
Indomabile, d’innocenti giochi succede immacolato in tutte le sue ore il giorno. Trasfigurati da trascendenze d’aurore, da ridestati echi di albe mediorientali, i viventi che si accalcano entro le nostre labbra innamorate, senza più alcuna distanza e apnee di tempo, inaugurano cieli di baci. E l’escatologia del divenire uno in prossimità dell’altro ci lascia esistere…
Continua la lettura “L’escatologia del divenire uno in prossimità dell’altro” »
È accaduto che alla bruna piazza del mezzogiorno, nel mezzogiorno della bruna piazza, l’ora si è pronunciata nell’anticipo di una antica parola e nuova. Tracollava la luce in barlumi di speranza induriti dalla conoscenza per una salvezza indomabile quando, a ordita trama, i paesi hanno affogato nei loro ultimati ascolti la verità per intiera. Dalla…
Continua la lettura “Quale cotale avvento di un avvento cotanto e totale” »