In quest’anima che perviene a unisono
Non io vivo né sono a vivermi. È l’attesa, libera da se, da noi, e che in me abita nel tuo albeggiare acqueo, primaverile, a sostenere il distacco dal corpo (greve causa della creazione a uomo, a simbolo indefinitivo d’ogni materia) per mitigare la tua contrazione intima e onnisciente in quest’anima che perviene a unisono…
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