In balìa del nettare umano
Il vento che del fiore mai smuove la corolla, in questo inverno che si sfa in carne, è il medesimo pugno, in balìa del nettare umano, trapassato nel petto del canto. (05/01/2021)
Il vento che del fiore mai smuove la corolla, in questo inverno che si sfa in carne, è il medesimo pugno, in balìa del nettare umano, trapassato nel petto del canto. (05/01/2021)
O vertice della scala, illimitata partitura di un paesaggio mai scomparso e nel suo tempo irriverente abbandonato, lascia questi passi zuppi di fatica e di amore alla deriva delle tue innominate apparizioni e, tra gli strati circoscritti dalla foga di espressioni gravitazionali, annulla ogni giogo di materia nell’ammasso delle terre smosse dalle trasparenze più svelate….
I monti sospesi strappano ai giorni la perlustrata fragranza della moltitudine naufraga e i nomi non abbracciano la morte d’una pioggia che tenderà difficilmente ad esalare nel suo poi. (05/01/2021)
Guarda, il fremito delle rose si spalanca in ogni cuore, noi, e il mai furtivo desiderio degli spazi, sempre più ampi e maturi, solleva il nostro animo con l’armonia della parola, rivolo puro che il cielo scatena e sembianza stupita raccolta nella vibrante fioritura dell’essere. (05/01/2021)
Lo spazio, il tuo respiro, si racchiudono a me d’attorno in doloroso moto, silenzio inesorabile, rive silenziose d’un duplice splendore nell’ascendere incontaminato della solitudine, le lacrime. (05/01/2021)
La stoltezza, a metà del giorno, s’immedesima nell’uomo, divenendo una specie derealizzata, in espansione, sotto la governante razza della solitudine. Proseguendo, come il mattino così è la sera. (03/01/2021)
Incerto, avviluppato nel qualsiasi, sono uno di noi. E non incede l’ombra sopra il freddo passo della notte, non rischiara il sonno l’audacia del grondante respiro. Ma se vano appare ai molti la ritrosia dell’aggarbato suono, il curioso giogo dei bambini, ecco la speranza farsi carne quando luce vuota la parola e, per espansa completezza,…
Continua la lettura “L’udibile cola imperturbato nel riflusso del visibile” »
In sostenibili mutevolezze lo spartito celato dell’aurora decodificò la creazione in essere nelle opulente somme dell’armonia. Dell’adamitico germe in desueta metamorfosi flussi regolavano i geni, le acque trepidanti accoglievano l’inflorescenza di una messe trasfigurata nella scomposizione integrale del vello adamantino. Per la flagrata identità l’aurea della vertigine consumata fioriva d’intime apoteosi ed entro aneliti splendendo…
Continua la lettura “Il meridiano assoluto nella comunanza dei corpi” »
I giorni, a nuovi mondi. Come le terre, a nuove luci e ripopolate piogge. Cosa ci restava da fare l’abbiamo compiuto. È in atto, tuttora, la riformulazione degli assi, l’avvicendarsi dei cieli e lo sconfinamento degli astri, per l’adunata dei tempi nella pienezza del cosmo. (01/01/2021)