Rive silenziose d’un duplice splendore
Lo spazio, il tuo respiro, si racchiudono a me d’attorno in doloroso moto, silenzio inesorabile, rive silenziose d’un duplice splendore nell’ascendere incontaminato della solitudine, le lacrime. (05/01/2021)
Lo spazio, il tuo respiro, si racchiudono a me d’attorno in doloroso moto, silenzio inesorabile, rive silenziose d’un duplice splendore nell’ascendere incontaminato della solitudine, le lacrime. (05/01/2021)
La stoltezza, a metà del giorno, s’immedesima nell’uomo, divenendo una specie derealizzata, in espansione, sotto la governante razza della solitudine. Proseguendo, come il mattino così è la sera. (03/01/2021)
Incerto, avviluppato nel qualsiasi, sono uno di noi. E non incede l’ombra sopra il freddo passo della notte, non rischiara il sonno l’audacia del grondante respiro. Ma se vano appare ai molti la ritrosia dell’aggarbato suono, il curioso giogo dei bambini, ecco la speranza farsi carne quando luce vuota la parola e, per espansa completezza,…
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In sostenibili mutevolezze lo spartito celato dell’aurora decodificò la creazione in essere nelle opulente somme dell’armonia. Dell’adamitico germe in desueta metamorfosi flussi regolavano i geni, le acque trepidanti accoglievano l’inflorescenza di una messe trasfigurata nella scomposizione integrale del vello adamantino. Per la flagrata identità l’aurea della vertigine consumata fioriva d’intime apoteosi ed entro aneliti splendendo…
Continua la lettura “Il meridiano assoluto nella comunanza dei corpi” »
I giorni, a nuovi mondi. Come le terre, a nuove luci e ripopolate piogge. Cosa ci restava da fare l’abbiamo compiuto. È in atto, tuttora, la riformulazione degli assi, l’avvicendarsi dei cieli e lo sconfinamento degli astri, per l’adunata dei tempi nella pienezza del cosmo. (01/01/2021)