Categoria: Scritti 2021
Nulla è più temibile del paese
Nulla è più temibile del paese che non doma le proprie città, introdotte nel sonno artificiale scomposto per la tormenta dei crimini, e che stralcia il sonno dei fiori allunati sul rivolo della uniforme, aggraziata bellezza, per avvilupparsi nelle sentenze incompiute tra le catacombe sovrane dei suoi innumeri limiti. (25/01/2021)
Declina, la notte, nella culla dei tuoi pensieri
Declina, la notte, nella culla dei tuoi pensieri, quando l’impensabile si colma per l’adulta nascita e, abbandonato al suo stesso enigma, immortalante il nuovo al suono astringe in periferiche, collise lontananze mal espresse dall’uomo che, vagheggiando dimensioni, diviene l’espressione del cosmo. Vacante. (22/01/2021)
Sulla bilancia dell’anima
Il bene e il male, nei loro moti perpetui, sono i pesi del giovamento sulla bilancia dell’anima. (19/01/2021)
Nel gaudio dell’autentico
Osserva. Lo spazio mai declina nell’assordante suo clamore. Cotanta mutazione dell’espanso appartiene all’assoluto trionfo della compiutezza in suo principio nel gaudio dell’autentico. (19/01/2021)
Il mio tempo mai m’è davanti
Il mio tempo mai m’è davanti. Eppure la domenica in me si esalta non accanto ma dentro, non ha bisogno di elevazione alcuna poiché lo spazio di cui si disseta non è che un regno nel quale tutto mi appartiene, e al tempo tutto mi è sempre nuovo. Soltanto l’amore che nutro, mai mutevole per…
L’estremità consustanziale del tuo alternato essermi
La fanciullezza, questo rito che va ripetendosi da creatura in creatura senza che spazio la sovrasti, giacché essa ne occupa la propria dimora, in una veglia vergine, perenne, per quanto concerne il taglio abbagliante di ciò che l’uomo intende come sostanza e tempo di un amplesso interminato che avvolge quanto di più semplice e puro…
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Sul nord dell’anima
E così ti contemplai per domani. L’incontestabile. Nessun istante abbandonato, allo stesso modo del respiro, quando, nel fragore della presenza, il pensiero vasto e teso verso la vetta della tua vicinanza fu, per ragioni che mi esclusero dalla fame delle passioni e dall’indurimento del cuore, non indagabili da intelletto umano, con raffinata delicatezza circonciso per…
Il mio volto anticipo dall’ombra di un tuo sorriso
Il mio volto anticipo dall’ombra di un tuo sorriso; che non abbia a sguarnire la beatitudine che lo sovrasta, la beltà che lo sopravvive. Che io sia suo, in tutto, e nei linguaggi che nobilitano l’anima fluttui quel vivido palpito, abbondante, di immutabile verità, sorpassato dall’azione molteplice che rende, a molti, insostenibile lo sguardo verso…
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Il fenomeno puro della trascendenza
Anelando all’unione, benché privo di parole, avrei desiderato esprimermi. O immoto avvenire, che in me trovi la proclamazione rituale manifesta nel tuo altro compimento, è così che il fenomeno puro della trascendenza m’ha divorato. (13/01/2021)