Che tremulo piacere, il mio

Che tremulo piacere, il mio,
quello di crearmi
nel respiro dei tuoi giorni
per vivere, così,
attimo dopo attimo,
nel loro compimento,
ieri come vigilia
e oggi come compagno e autore.
Lascia che io
mi frapponga ai tuoi desideri
che stanno per essere desiderati
e che questo tempo inimmaginabile,
ignoto,
sia la gioia nuova, pura,
da cui tu possa nutrirti e nutrirmi.
Sai, vivo nel tuo amore
e il mio amore
non è altro che vita: la tua.
Noi non ci inventeremo ancora amanti
in un tempo immoto,
lontano dall’altro
e separati dal mondo.
Perché noi siamo il mondo,
noi siamo l’altro,
e il tempo abbisogna di te, di me,
per essere reinventato ancora e amato.
Oh, amore!
Che tremulo piacere, il mio,
quello di crearmi
nel respiro dei tuoi giorni
per vivere nel loro compimento.
Riconquisteremo il bacio
consumato dalla nostra veglia
e lo terremo con noi,
come una creatura innocente
coi suoi palpiti e le sue meraviglie
illumina chiunque vi sta accanto:
l’aurora…
Non agitarti, non mutare.
Lasciamo che l’ordine delle cose,
il caos e i fenomeni
oggi siano l’elemento primo
di quella realtà sorella
che non sa più credere, sognare.
Il vento, amore.
Il vento sta per stringere
i tuoi capelli color carne, sabbia,
che sapranno di primavera.
Primavera come gli anni,
questi attimi che in te
stringo col mio cuore
e che da sempre si cercano tra loro,
al pari delle nostre anime.

(05/09/2023)