Nell’udito plastico
dal piacere a intermittenza
il silenzio appartato
delle parole non vedenti
genera lacrime pensanti
dallo choc genealogico
sulle prigionie sanguinee
che fiottano purezza.
La veglia segue lo sterminio con i passi vuoti della verità tra lo sciame scismatico delle imbavagliate notti dai tempi alterni riesumate sul precipizio delle razze per educarne ogni orrore a dilaniato potere vigilante nella secretata memoria nascente.
(30/07/2024)