Suscitato il giorno, una voce ha detto alla mia voce:
dal tuo ventre con lacrime libere sono venuto
e con libere lacrime nello stesso ventre me ne andrò.
Non abbia da intrattenermi né sole né vento,
né carestia né siccità, poiché non riconoscerò fame,
pioggia, bellezza e brutalità.
In tutto distribuita, la mia voce, rientrando nella voce,
ha suscitato le anteposte parole non anteposte alla parola.
E, nel viceversa, come il principio così la fine.
(20/05/2020)