Com’è preziosa al mio palato la tua parola

Com’è preziosa al mio palato la tua parola.
Come favo stillante, come dolcissimo miele, irriga le pareti
della mia anima sino a renderla così intima e tanto innocente
da essere pronta ad accogliere in se il tuo mistero d’amore.

Io, testimone di tanta epifania di grazia,
sono da essa dapprima svelato del mio superfluo
per divenire poi scrigno dei suoi tesori antichi e nuovi,
per la rivelazione piena, e degna di verità, dell’assoluto.

Sì. Tu mi vuoi come un giardino fiorito nel deserto,
come un miracolo della roccia, ove gli uccelli e gli agnelli
assieme vengono a pascolare in esso. Lì, dove l’infante viene
coccolato dal leoncello e l’avvoltoio gioca col capretto.

Ed è proprio quella roccia che mi aiuterà,
negli assalti della siccità e della tempesta, a farmi compiere
il prodigio cui sono stato destinato. Qui, nel luogo in cui
hai reso la mia identità fuoco e acqua, terra e aria sposi.

(30/09/2021)