Come una madre fiorita di sette figli
Così dice l’Onnipotente, il Dio da sempre: il mio nome sarà motivo d’inciampo per questa generazione. Sopra di te lascerò testimoniare il bene e il male, senza che lo scontro avvenga in aspro confino. Saranno le mie parole a rendere luce al vero e sarà il vero a rendere giustizia alla luce, quella luce che questa generazione, perversa e ribelle più di tutte le altre che l’hanno preceduta, ha tentato di sopprimere con ogni mezzo, o incredulità sovrana investita nella notte dei lutti e delle rapine dal colpo di coda della sua stessa infamia. Nutro, adesso più di sempre, un grande amore per chi, adesso più di sempre, si nutre del mio grande amore. Lascerò dissetare con la mia giustizia tutti coloro che vogliono tornare a me. Sì. Io mostrerò loro il mio volto, non lo nasconderò. Divezzerò, come una madre fiorita di sette figli, ognuno di essi perché in me hanno sperato e per me hanno dato il proprio respiro. Ecco. Io sarò per tutti costoro un padre, dice l’Onnipotente, il Dio da sempre, e non più un padrone. Usciranno come mie pecore da diversi recinti ascoltando lo stesso pastore, colui che io ho inviato per loro, per la loro salvezza. Egli le prenderà una ad una e fascerà loro le ferite dopo averle chiamate, una ad una, col proprio nome, motivo d’inciampo per questa generazione. Riconosceranno la sua voce e lo seguiranno verso il sentiero della vita, lì dove giustizia e verità si abbracciano nel bacio della redenzione unite alla mia sola volontà, la stessa che ha decretato un giudizio di condanna per questa generazione ignobile, immonda. Farò di essa come un capro dall’aspro veleno che deglutisce il morso ultimo della sua ennesima caccia al buio, un capro con un corno sul capo predato a sua volta dall’astuzia di un serpente dotato del numero inguardabile di occhi. Tornate a me, nutritevi del mio grande amore, adesso più di sempre, poiché nutro per chi si nutre di me, con tutto sé stesso, l’amore che tutto perdona e vince, l’amore che principia ogni natale, dice l’Onnipotente, il Dio da sempre. Ecco. Io lascerò testimoniare il bene e il male in un territorio squarciato ovunque dal mio germoglio, lì dove la tempesta della mezzanotte è conquistata dal florilegio luminoso di un’aurora dai sette cieli ammirabili che non terminano mai.
(01/05/2023)