Io non riconosco questo giorno
come tale
poiché ha evacuato il suo andirivieni
scommettendo abilmente sulla sorte altrui.
E la notte, la notte che lo insegue
non ha più nulla in sé da giocarsi;
analfabeta dei suoi stessi mestieri
la vedo vagare solitaria, raminga,
del tutto persa in quella veglia infantile
che non le chiederà latte, no,
ma di quel sangue,
di quel sangue che possa giustificare
la sua qualunquistica memoria
in un calice colmato con ferocia di bacio
dal digiuno dell’uomo a rifigliato mattino.
(02/04/2022)