Con moti di alterata libidine sociale
O ebbri, ma di prostituzione. Voi siete simili al piacere che vi costringe a schiavizzare i figli vostri e quelli altrui, oltre che i corpi. E deificandolo non fate altro che idolatrare voi stessi a sfavore di chi vi nacque accanto o all’intorno nella parentesi del mondo. Così, rendendovi inferiori perfino a tutte le bestie, dannate l’anima che dimora dentro ognuno di voi con moti di alterata libidine sociale. Eppure credete di restare al passo con la vetta, di toccare quanto di più puro vi è nel respiro di chi non si compiace del vostro depravato agire, di tutte le vostre pervertite idee, della vostra irriverente dissolutezza, mentre andate con tutta l’arsa gaiezza a maciullare l’innocenza. Siete divenuti voi stessi piacere e oggetto. Adesso c’è, ora non più. Ed è in questo frangente dimensionale che i vostri ultimi affanni saranno scritti nella polvere. Una polvere che si staccherà dai piedi di tutti coloro i quali sono stati preda della vostra violenza più infame.
(07/03/2023)