Da un ritmo evaso del bios-caos

Siete divenuti l’incubo acerbo e intimo di una storia che non prevede veci, epoca succube dei branchi imbellettati da influencers con la camicia intonacata da provviste di likes e l’occhiello da statistiche a babordo del follower mangia-fiore. Guardiani-guardoni in continuo, fallace aggiornamento, inizializzati tra automi ipovedenti prodotti dalla boot in cinemascope che provvede all’esecuzione della scrittura dello spazio attraverso i pixels della nuova mono-tonia che clonano l’infinito refresh di un disinstallato fenomeno di spamming, fendente che veglia nel fiotto immaginario di derivati sistemi cerebrali dalla cronologia agonizzante per la memoria visiva ridotta a uno scomunicato mezzo massivo di teletrasporto senza ritorno al network Luce. E con mimico coraggio frontaliero andate trangugiando, come illimitati secondi e con miliardi di simboli da rinnovare al migliore offerente, anemiche fiaccole umane per lo scompenso di sistole destrorse motorizzate da un ritmo evaso del bios-caos.

(20/06/2022)