Di là della luce che del cuore il pensiero avviva

“Ecco, com’è bello e com’è dolce
che i fratelli vivano insieme!”

(Sal 133, 1)

~

Oltre te,
di là della luce che del cuore il pensiero avviva
e del pensiero il cuore,
cosa resta da congiungere, da intonare,
se non un balbettio muto, storico,
che confermi dell’essere compenetrante l’essere
la sua infinita misericordia per l’uomo,
per il figlio dell’uomo che dal verbo tuo in tutto declina,
innato?
Ed io ti contemplo, volto nel volto, io,
ti ascolto tra queste mie labbra inverse, adesso,
con la tua voce sacerdotale, regale e profetica,
antica, antica di giorni come il tuo vergine nome,
mentre una lievissima brezza
va possedendo il domani nei miei occhi,
posseduti dai miei occhi di domani,
che non smettono di brillare del tuo amore
e che nel tuo brillare non smettono di amare,
per il trascendere ultimo e incontaminato
della rivelata trasfigurazione di noi.

(21/10/2024)