(Lc 5,33-39; Gv 2,1-11; Ap 19,7-9)
Di nozze in nozze, in un tempo che mai muore. Invitati, noi, al convito di grazia che non prevede ritardi o giustificazioni di alcun genere affinché nessuno sia chiamato al digiuno della vita, al rattoppo dell’esistenza. Ebbri di quel vino che nuovo viene versato nel calice dell’alleanza ad imbandito spirito, ad elevata anima, adagiamo il nostro respiro tra le fiorite altezze dei novelli cieli, nati per coniugare la nostra contemplante voce ai loro inni di gloria. Così vi sarà l’abbraccio con la gioia. Un’incontenibile gioia che alimenterà col seno inviolato della croce la comunione dell’uomo colla trasmissione della parola.
(02/09/2022)