Di un io che è in un giorno altro

Annichilire in una sinistra lingua ove la gioia è scomparsa con la visione della vita, prim’ ancora di penetrarsi a suono, nel balbettio armato di un encomio letale: oh! conoscenza vasta e pregressa di un io che fu, di un io che è in un giorno altro cantato da una raffica materna che tributa il secolo defunto esautorandolo dai suoi natali di potere con la complicità della sua medesima superbia indorata sulla riva larga dell’orgoglio.

(12/12/2022)