Esiste, ovvero, vive, coabitando respiri di silenzio

Esiste, ovvero, vive, che per diversità di concause sensoriali ramifica ed espelle, coabitando respiri di silenzio. E se giunge per giungere al di dentro, chi può udirlo adesso che ravvedrà mai per vederlo? Innova, orsù, l’immedesimazione che ha del tempo affinché non abbia gemito alcuno il supplettivo germe della creazione nella liquefatta materia a solidificata essenza. Resiste, invero, rivive alla parola che ode, che guarda, e raggiunge l’anima decodificata per ogni sua variabilità sonora in ogni sua rivisitabile concordanza per ungere la semplicistica costante di un pensiero unito tra più volontà traducibili nell’incominciamento armonico di quel solo principio che tutto ottiene e rivela e dal grembo del quale si è originata l’origine criptata nella fenomenologia fenomenica.

(17/12/2022)