Esultate uomini, giubila Gerusalemme
Esultate uomini,
lasciate esordire il vostro canto di gioia.
Il Signore che vi ha plasmati
regna su tutta la terra.
Lodatelo ed esaltatelo
al suono dell’arpa e della cetra,
annunciate a tutti i popoli le sue meraviglie
e dite alle nazioni della sua grandezza.
Egli manifesta la sua magnificenza
con l’andare delle stagioni,
poiché è il fautore dei tempi.
Manda la pioggia
a purificare i suoi campi,
li irriga e li sostiene,
così come schiude i cieli
ovunque lo desidera
per il solenne bacio della neve.
Come il mezzogiorno
è il suo giardino di luce
ove splende la fiaccola del calore,
allo stesso modo la notte distende
i colori del firmamento sulla terra
che diviene così la sua grande tenda,
una tenda tessuta tutta d’un pezzo
in mezzo a te, Gerusalemme.
E mentre anche le bestie
si assopiscono
come per una grande cerimonia
di silenzio e sogno,
veglia e ancora silenzio,
splende tra cielo e terra
la stella del mattino
tra le carezze inesprimibili dell’aurora.
Allora il mondo si desta,
come un bimbo appena svezzato
tra le braccia di sua madre,
e la gloria di Dio completa l’opera
tra lo stupore della natura.
Sì. Il Signore è grande.
Esaltatelo quanto più potete.
Dite alle nazioni della sua grandezza
e annunciate ai popoli le sue meraviglie.
Lasciate esordire in ogni momento
il vostro canto di lode
per Colui che vi ha plasmati con amore,
per l’Onnipotente, che ovunque regna.
Giubila Gerusalemme,
città dalle dodici fondamenta.
E tu, anima mia,
bagnati nel beatifico canto
di tutto il creato
e immersa nelle infinitudini
che costellano la beltà del supremo Essere
glorifica l’Autore della vita
esistendo con la tua parola nella sua.
Amen. Alleluia.
(11/03/2024)