Di reprobo status a riconversione ibrida, che nel suo dir si voglia permane summa sostanza della in-subdola coerenza, e con pregiudizievole dualità dei suoi intervallati patimenti proto-somatici vigila sui noialtri, malgrado la gnoseologica variazione della semantica dei sé, il dramma postesilico della semprità – fornicante l’un tutt’altro desio claustro-imploso di una relativistica omnipotens – che già detiene il germe biotico dipendente del progresso in progress tra le tossicità melliflue delle defunte memorie solenni istallate a vapore nei battisteri preposti a ungere le lacrime illacrimabili dei costituenti patris.
(02/11/2022)