Fragili passi di occhi dilatati e persi

Fragili passi vagano epilettici all’ombra del greve sonno, della obliqua morte. Le pupille dilatate ricevono dal delirio visivo l’ebbra estromissione dall’essere in una perduta funzione dell’età, incognita dalla quale sgorga l’equivalenza del presente segnata tra i galleggianti coefficienti di valori dalle anomalie periodiche. E non c’è sorriso che parli né parola che arrida, no. Solo fragili passi di occhi dilatati e persi nel sonno grave di un delirio estraneo, intromesso, quando i monti si abbassano pressati da un cielo sempre più scarlatto e gli uomini, i bambini, respirano con l’ennesimo gargarismo la carezza di chi vaga in un epilettico lontano tra le rotte acque di nessuno.

(29/03/2023)