«Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11, 28)
La scrittura?
Quando la parola si stancherà in me sarò altrove, a braccetto con altre specie di linguaggi, con forme di esistenza non procreabili, rapito all’archetipo del tempo dalla conoscenza inaudita. Unito alla verità e saziato dalla vita, nei cieli del doppio cielo amerò di spirito in spirito ed avrò attorno a me una tale caotica gioia d’annunciare che oltre questa prodiga luminosità sarò, nel seme innato del compimento e del principio, frutto e virgulto in sostanza per l’accogliente pace.
(a mio Padre)
(27/09/2019)