“Perisce il giusto, nessuno ci bada.
I pii sono tolti di mezzo, nessuno ci fa caso.
Il giusto è tolto di mezzo a causa del male.
Egli entra nella pace:
riposa sul suo giaciglio
chi cammina per la via diritta.
Ora, venite qui, voi,
figli della maliarda,
progenie di un adultero e di una prostituta.
Di chi vi prendete gioco?
Contro chi allargate la bocca
e tirate fuori la lingua?
Non siete voi forse figli del peccato,
prole bastarda?”
(Is 57, 1-4; Is 57)
Ecco, i giorni sono al loro compimento.
Nessuno, nessuno vestirà i calzari per la festa quando lascerò brillare il diadema dell’infamia sui sette seni della prostituta. Sì. La fine del misero sembrerà dimenticata da chi lo ha a cuore. La morte del giusto parrà una delizia per il popolo che ha in cuor suo fastidio e rovina, rovina e fastidio per la mia stessa giustizia. Si dirà in quel tempo: orecchi, non ascoltateli; seni, ameni seni, non allattateci. Poiché i misfatti commessi dai nostri padri nemmeno alle tenebre odierne sono gradite e la loro vergogna è oramai l’umiliazione di ogni esecrata bestemmia che segna la nostra definitiva sconfitta.
Sordo e muto lascerò l’amato mio servo, sepolto vivo.
Egli, incoraggiato dalla morte, sorriderà ai suoi mandanti attraverso gli occhi increduli e innocenti degli ingrassati vermi. Chi può ascoltare perché ha orecchi, adesso, li intenda e chi ha libera la mano la serri o, se non può, la tagli e la butti via. Prima di proferire l’ultima parola, chi può cacci la sua lingua verso l’esterno dipanando la sua bocca sino ai confini della sofferenza. Io vi dico che digrigneranno denti quando l’unica moneta restante che andrà a battezzare quelle lingue urlerà, con ira inaudita e cieca violenza, di non appartenere ad alcun uomo e a nessuna epoca se non a se stessa.
Ecco, la terra ridarà indietro perfino il respiro del mio servo e verso di lui, inutilmente, si prostreranno tutti i potenti che si sono succeduti su questo cimitero senza sponde, inquinato da un abisso senza mare che ingoierà ogni sorta di criminale e di assassino, figli e padri dello stesso incesto e gli unici che conosceranno la perennità della propria corruzione. I giorni sono al loro compimento ed io ne testimonio già il principio.
(11/01/2022)