L’immediatezza dello scrupolo, questo innervarsi lecito alla medesima condanna! E nuocersi uno daccanto l’altro nel malapena del dubbio, per l’estremo circostanziarsi dello pneuma scalfito in appendici di sostanza, nel groviglio smatassato dell’anima che detiene il cronicizzarsi atmosferico di quel primato lambente l’alba intronizzata nell’etereo bulbo della meteora della fiamma, luogo che le provate spoglie scuote e spande nella rifinitura del nuclearizzante immediato stratiforme dell’emancipato istante nell’infine di un grembo divenuto sigillo e metamorfosi di una costante mutazione codificata. Fuorché noi, i primi vicinatori alla nomenclatura dell’uomo trascendente silenzi che attritano persino l’atomo.
(10/05/2022)