Dando una sana testimonianza di se stesso l’uomo, oltre a conciliarsi con i suoi simili, governa se medesimo. Dunque, seguendo questa condotta che non proviene da una norma sui generis né da una dottrina qualsiasi e tantomeno dalla legge, egli, come uomo di governo, ha il dovere di salvaguardare il destino dell’uomo. Chiunque si oppone alla dignità della persona, ai suoi diritti, tende inequivocabilmente a separare l’uomo dalla dignità della persona e dai suoi diritti. Costoro non appartengono a quel governo che proviene dal bene e soprattutto dal vero e con codardia e viltà oltraggiano l’uomo con ogni tipo di malvagità, dall’oppressione sino alla soppressione mentale e fisica, pur di soddisfare tutti i loro loschi e marci interessi sfavorendo la collettività in maniera globale. Testimoni del falso e apportatori di ogni infausto accadimento sociale, economico, civile, culturale, sanitario, etico, morale, essi sono dunque i fautori della politica della morte. Chi esegue tale obbrobrio? È chiaro, a chiunque abbia capacità d’intelletto, che il braccio omicida appartiene a tutti coloro che con ignominia elastica eleggono a capo delle loro azioni illecite chi perpetua, col favore delle umane tenebre, il male anteponendolo a tutto ciò che è sano, giusto e di retto giudizio. L’essere umano non è una macchina da guerra, tuttavia si trova immerso in un oceano stracolmo di cadaveri per la supremazia dello stato in cui si trova, co-stretto. Siamo chiamati a dare tutti una sana testimonianza del giusto e del vero con amore per la vita, per il prossimo, prima di ritrovarci immersi in tanti cadaveri di oceani e di orizzonti. Dunque, rimettere anima e cuore all’opera originaria di tutto il creato. Questo è il dovere governante per la salvaguardia dell’uomo.
(06/09/2022)