Discosta lo strazio, tendendo lo spiro,
il gemito infantile che mi accoglie
e del suo ultimo mattino ancora non v’è traccia.
Eppure io lo veglio, adesso vi rimbomba,
assordando la spada che tutta l’anima raffresca
nell’imprevedibile traiettoria d’una semprità feconda.
(18/12/2022)